“OGNIDOVE tossicodipendenze: ascoltare, informare, formare e prevenire”
AMBITO DI INTERVENTO
Supporto educativo e formativo in favore delle famiglie e del personale scolastico
COMMITTENTE
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga
Progetti sperimentali in ambito nazionale in materia di prevenzione delle tossicodipendenze di cui al fondo per la prevenzione della dipendenza da stupefacenti (legge n. 145/2018)
DURATA DEL PROGETTO
24 mesi (inizio 20 maggio 2024)
AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
Durante il primo anno i partner di progetto svolgeranno le proprie azioni nel Lazio, provincia di Roma, ed in particolare su Bracciano, Cerveteri, Ladispoli, Santa Severa, Santa Marinella, Civitavecchia, Allumiere e Tolfa (ambito territoriale in cui da molti anni operano gli enti in ATS).
Il progetto prevede la costruzione di una piattaforma di informazione e di aiuto online. La “Cooperate” opera da 30 anni anche nella Regione Puglia e “le Ali del Ponte” sono parte della FICT (Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche) con sedi in tutte le Regioni. Pertanto, durante il secondo anno si prevede di implementare i contatti sensibilizzando attraverso altre sedi operative i distretti scolastici e le associazioni di genitori.
Ciò permetterebbe una riproducibilità del progetto ma soprattutto una prosecuzione delle azioni anche oltre i 24 mesi con l’obiettivo di creare una rete di informazione, sostegno ed aiuto ramificata , replicabile e permanente.
FINALITÀ, OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO E RISULTATI ATTESI
Si intende attivare un intervento educativo e formativo di prevenzione dall’uso e abuso di sostanze stupefacenti, rivolto a famiglie e personale scolastico (gruppi target intermedi).
L’adolescenza è un’epoca delicata, con un potenziale costruttivo o distruttivo significativo (Siegel, 2013). Aiutare famiglie e personale scolastico a comprendere le origini e le dinamiche che possono generare comportamenti a rischio è importante per affrontare con successo il difficile compito svolto da queste figure di riferimento per l’adolescente o giovane adulto.
Si intende inoltre offrire uno spazio fruibile di ascolto professionale coinvolgendo genitori e personale scolastico attivamente nella prevenzione della tossicodipendenza dei minori e, dunque, dei propri figli fornendo loro gli strumenti idonei per fronteggiare il fenomeno con consapevolezza e responsabilità.
Ai tradizionali interventi in vivo il progetto prevede di affiancare ed implementare nuove modalità comunicative. L’idea di intervenire sulle famiglie attraverso l’utilizzo di strumenti digitali (piattaforma, formazione online, social) nasce dalla esperienza , maturata negli ultimi 20 anni, di sensibilizzazione e prevenzione con le famiglie nelle scuole.
Durante il ciclo dell’Infanzia e della Primaria le famiglie sono partecipi e rispondono con coinvolgimento alle iniziative che scuola ed enti del terzo settore propongono al fine di condividere temi e metodologie per prevenire il disagio del bambino.
Dalla scuola secondaria in poi il rapporto con le famiglie da parte della scuola diminuisce e di conseguenza anche la risposta alle proposte territoriali.
Negli anni, abbiamo visto come nella scuola superiore in particolare, l’aumentata autonomia dei ragazzi, crea di conseguenza una forte distanza dei genitori. Le famiglie si sentono meno responsabili o meno coinvolte, pertanto soprattutto nel caso della formazione, tendono a presentarsi e coinvolgersi solo le famiglie già sensibili.
Durante l’esperienza dell’emergenza sanitaria per il Covid, si è verificato un fenomeno esattamente opposto. Alle famiglie è stata proposta la partecipazione ad eventi e seminari online, e in questo caso la partecipazione è stata massiccia.
Analizzando le motivazioni, ci si è resi conto che sono diversi i fattori che hanno favorito tale coinvolgimento: comodità nell’organizzazione dei tempi di rientro dal lavoro e gestione della casa, per cui il seminario online ha permesso la presenza anche in situazioni di passaggio come gli spostamenti in auto, l’attesa nelle palestre sportive, il rientro a casa, ecc..
Inoltre partecipare online ha permesso la presenza anche di quei genitori che mostrano interesse e motivazione ma soffrono l’esposizione nel gruppo, pertanto online si sono sentiti più protetti ma comunque motivati ad esserci.
I numeri hanno quindi dimostrato come questa modalità potrebbe entrare a regime nella sensibilizzazione e formazione sulla prevenzione del disagio e creare anche le basi per facilitare richieste del singolo rispetto a problematiche specifiche già in corso nella propria famiglia. Su questa linea innovativa intende pertanto muoversi questo progetto.